La signora Anna Boschi a Brento
Firenzuola. Viaggio nel Borgo di Brento Sanico: dimenticato dalle istituzioni / FOTO
Ormai è disabitato dagli anni Sessanta, si tratta del Borgo di Brento Sanico di Firenzuola. Abbandonato dalle istituzioni, c’è chi sogna la rinascita di questo gioiello incastonato nell’Appennino Tosco-Romagnolo. Ne abbiamo parlato con Anna Boschi che da anni lavora per dare nuova luce al Borgo.
Anna Boschi lei è di Ravenna quando ha conosciuto questo luogo?“Sono una guida escursionistica (anche se oggi sono meno impegnata). Per la prima volta sono passata con il mio compagno nel 1998, allora il Borgo era messo abbastanza bene”.
Poi quando è tornata?“Il 13 aprile 2016 volevo vedere come era rimasto, mi sono ritrovata davanti a una foresta vergine dove passavano solo cinghiali. Mi sono attivata con miei amici per liberarlo dalla vegetazione e ho contattato anche l’Uoei (Unione Operaia Escursionisti Italiani) di Faenza”.
Il gioiello del Borgo è la chiesa“Sì, la chiesa è medievale risale al 1445, all’interno ci sono affreschi unici e conservati bene. Ho scoperto che la basilica era dell’istituto Diocesano per il sostentamento del clero di Firenze. Ho iniziato una corrispondenza con loro. Li ho incontrati a Firenze però mi hanno detto che avevano le mani legate”.
Poi cosa ha fatto?
“Ho scritto alla cassa di risparmio di Torino, alla delegazione Fai di Firenze. Ho incontrato il sindaco Scarpelli al quale ho portato le foto del Borgo. Nessuno ha fatto niente”
“Ho scritto alla cassa di risparmio di Torino, alla delegazione Fai di Firenze. Ho incontrato il sindaco Scarpelli al quale ho portato le foto del Borgo. Nessuno ha fatto niente”
Alla fine però qualcuno le ha dato una mano“Si tratta di don Antonio Samorì di Faenza che aveva già recuperate altre chiese e monasteri nell’Appennino Tosco-Romagnolo, è venuto a vedere la chiesa. E ha dato i soldi per ristrutturare il tetto della chiesa, lo abbiamo fatto in pietra serena come vuole la tradizione firenzuolina”.
Adesso che succede?“Finché la soprintendenza non darà una risposta per fare i lavori (cioè costruire la cupola e il tetto dell’abside), adesso non possiamo fare niente”.
Ma non è finita qui giusto?“Le 6 case del Borgo sono andate all’asta il 13 dicembre 2018. Stiamo pulendo la vegetazione intorno alle abitazioni sperando che un giorno qualcuno torni ad abitare qui. L’ultimo abitante è andato via nel 1963. Tengo a precisare che siamo tutti volontaridai muratori fino a me stessa”.
Ha ulteriori sogni per Brento?“Mi piacerebbe fare un museo del Borgo e della sua storia in una delle case”.
4 commenti:
Naturalmente nessuno si è fatto vivo..
RispondiEliminaSiete straordinari. Complimenti!
RispondiEliminaMa se una famiglia di 4 persone giovani volessero andarci a vivere cosa bisogna fare ? Abbiamo fatto un'escursione a brento e ci è piaciuto tantissimo. Abbiamo 28/29 con 2 figli di 1/4 anni.... sporcarci le mani non ci fa paura se per caso si potesse anche ristrutturare con il fai da te.
RispondiEliminaElla semel dixit se noluisse viros nudos in televisione videre, eos in lecto suo velle
RispondiElimina