lunedì 17 gennaio 2011

Lago Scaffaiolo-Corno alle scale

Uno e due gennaio 2011 escursione al Lago Scaffaiolo e alla croce del Corno alle Scale

Scaffaggiuolo, lago picciolo è nell'Appennino, il quale fra la regione di Pistoia e Modena s'inalza, e più per miracolo che per la copia dell'acqua memorabile, perocché, come dànno testimonianza tutti gli abitatori, se alcuno da per sé, ovvero per sorte, sarà che getti una pietra o altro in quello, che l'acqua muova, subitamente l'aere s'astringe in nebbia e nasce di venti tale
fierezza che le querce fortissime e li vecchi faggi
vicini o si spezzano o si sbarbano dalle radici»
“Bocaccio”
Non perché molti lo fanno, ma per un bisogno fisico di immergerci in quell’atmosfera magica che solo la neve riesce a creare, siamo partiti per il Corno alle Scale. Ci siamo lasciati alle spalle la nebbia e gli alberi grigi senza foglie che, sebbene siamo rispettosi del loro riposo, un po’ ci rattristano.

Siamo arrivati a Vidiciatico il trenta dicembre nel tardo pomeriggio e subito ci ha accolto un paese vestito a festa. Il grande albero nella piazzetta, con luci fino sulla cima, lo facevano sembrare ancora più alto. Dopo avere depositato le valigie nel simpatico “Albergo Italia”, abbiamo visitato il paese. Una giostra di luci colorate e presepi in ogni angolo illuminavano le strette viuzze.
Solo i paesini di montagna riescono ad essere festosi e nello stesso tempo silenziosi.
Vidiciatico posto a 810 metri sul livello del mare è di origine molto antiche. Poche cose ad ogni modo sono rimaste.

Dell’antica chiesa costruita nel 1393 rimane solo l’abside con bifora romanica con incisa la data di costruzione. Nel 1631 venne costruito l’oratorio di S. Rocco di forma a capanna con campanile a vela, in segno di riconoscenza per la fine della pestilenza.
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Primo gennaio; l’aria è fredda e pungente ma la vista è appagata dai mille giochi di luce che il sole magicamente produce sfiorando la superficie innevata e ghiacciata.
Partiamo di buona mattina, percorriamo la tortuosa strada che da Vidiciatico transita dal lago Cavone, prosegue ancora per circa cinquecento metri e termina vicino alla stazione della seggiovia. Ci incamminiamo con l’intenzione di arrivare alla croce del Corno alle scale.
Al bivio quindi prendiamo a sinistra e ci portiamo al rifugio Sasseto. La neve è abbastanza compatta; alcuni prima di noi, avevano percorso lo stesso itinerario lasciando comode tracce sulla neve.









Superiamo il rifugio e iniziamo a salire l’erta dorsale che porta al Passo dello Strofinatoio. Nell’ultimo tratto la neve era decisamente ghiacciata e non ci sono più impronte sulla neve, quindi bisognava proseguire con molto prudenza. Per fortuna che il tratto era breve.







A questo punto però abbiamo desistito di raggiungere la croce e siamo andati a destra verso il Lago Scaffaiolo.










Siamo andati abbastanza bene fino al Passo dei Tre Termini. Qui abbiamo seguito le tracce che lambivano il Monte Cupolino, ma non è stata una scelta felice perché le tracce erano ben marcate solo nel primo tratto, dopo c'era  neve ghiacciata che non era stata scalfita da chi era passato prima di noi. Non avevamo ramponi, quindi ogni passo era davvero da ponderare per non rischiare di scivolare a valle. E’ stata una brutta esperienza, mi sono ripromessa di non partire mai più senza ramponi, in previsione di neve ghiacciata.


Ad ogni modo siamo arrivati al piccolo Lago Scaffaiolo che abbiamo trovato totalmente ghiacciato.








Al Rifugio Duca degli Abruzzi abbiamo consumato un fumante buon piatto di polenta con capriolo.




Il ritorno l’abbiamo percorso sulla via normale.











Domenica due gennaio siamo saliti alla croce del Corno alle Scale partendo dal Lago Cavone.










Il percorso prima si innalza dentro al bosco, segue un torrente ed in ripida salita porta al Passo della Porticciola









e prosegue per i prati dell’Alpe di Rocca Corneta.










Poi, in ripida salita, sulle sulle piste da sci
fino a giungere alla Croce. 














 Per la discesa ci siamo serviti della pista da sci.







"La montagna e la natura meritano un grande rispetto. Noi, ci presentiamo a loro con umiltà e gratitudine.. sempre!!!"