mercoledì 25 aprile 2012

2° Viaggio in Giordania dal 10 al 17 aprile 2012

Già nel 2009 feci questo splendido tour e ne rimasi talmente entusiasta che ho voluto ripetere l'esperienza. Consiglio a tutti di farlo almeno una volta. 
Tour Operator "Cecilia" (prima da sinistra) referente del Turchese - sempre gentile e disponibile!
La nostra Guida  "Mahdi Yanes", parlante un eccellente italiano, con una profonda conoscenza dell'antica storia dei popoli che hanno colonizzato queste particolari terre. La sua conoscenza spazia dall'architettura, all'economia, socio politica, aneddoti, vita quotidiana e molto di più. Genuino, sensibile verso il suo popolo e verso di noi, ci a guidati, non solo a visitare i luoghi, bensì a farci comprendere il sentimento di amore e fratellanza che lega questo popolo.

Il primo giorno abbiamo fatto scalo ad Aqaba (antica Ayla) dove abbiamo dormito le prime tre notti. Aqaba ha una storia che risale ai tempi pre-biblici, quando era conosciuta col nome di Ayla. A partire dal 106 d.C. i romani utilizzarono Ayla come città portuale data la sua posizione strategica all’estremità orientale del Mar Rosso. E' sempre stato un luogo di primaria importanza per il commercio. Nel XII secolo i Crociati si impossessarono della città, poi vennero i sultani Mamelucchi dell’Egitto che le diedero il nuovo nome Aqaba. Seguì poi il dominio degli Ottomani che regnarono per quattro secoli. Gli Ottomani poi la persero nel 1917 nella famosa battaglia con le forze arabe alleate a T.E. Lawrence. Gli inglesi assicurarono Aqaba alla Giordania nel 1947, alla fine della seconda guerra mondiale.
Oggi Aqaba, grazie al suo porto (unico porto della Giordania), alla sua posizione strategica per le rotte commerciali tra la Siria e la Penisola Araba, ai reperti trovati negli scavi dell’antica Ayla, è da considerarsi una ridente e vitale città dove l’accoglienza non ha pecche e dove la gentilezza, la cortesia e l’educazione sono proprie di ogni suo abitante. 
Visita a Petra, conosciuta come terra dei Nabatei, ma in realtà, svariati millenni prima, la zona fu abitata dagli uomini dell’età della Pietra e dagli Edomiti. Geograficamente si trova nella grande fossa tettonica siro-africana (la Rift Valley), quella lunga ferita della crosta terrestre che parte dalla Turchia sud-orientale, forma la valle del Giordano, la depressione del Mar Morto, il letto del wadi 'Araba, risale ad Aqaba, sprofonda nel Mar Rosso e va a urtare nella costa settentrionale del Monzanbico. Petra si trova ad est del wadi ‘Araba. Oggi Petra è un mito, un museo a cielo aperto, un luogo surreale e fantastico. 
Famosa per le sue tombe, il Siq, le antiche abitazioni scavate nella roccia,
il “Tesoro” 
(tomba del Faraone)
l’Anfiteatro romano, il Dicomano 
e le fantastiche pareti di roccia con una colorazione che va dal rosa chiaro al rosso fuoco con striature che tendono al viola. Uno spettacolo che non ha eguali...e pensare che appena mille anni fa in questa zona si coltivavano cereali come orzo e grano, alberi da frutto, ulivi, viti e gli animali pascolavano su verdi prati.
Wadi Rum (Wadi Ramm)
Escursione nel Wadi Rum (il deserto dei Beduini).Difficile da descrivere l’emozione che si prova facendo un viaggio nel deserto conosciuto come “Valle della Luna”. Si, è vero è una valle, una valle di sabbia rosa con sfumature rosse, una valle che lascia vagare lo sguardo fino all’orizzonte, in cui enormi rocce spuntano improvvisamente, levigate e modellate dal vento al punto da formare figure strane.
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Grande è anche l’accoglienza dei Beduini (abitanti del deserto). Anche se sappiamo bene che sono lì perché di li passano i turisti, la loro dignità è intatta, le loro tende sono accoglienti. Chissà se le tende dei Beduini che vivono veramente il deserto, quelli che tutti i giorni devono combattere con la mancanza di acqua e di cibo, si differenziano molto da quelle che abbiamo visto noi. Oggi siamo andati là, ci hanno portano a fare un giro con i fuori strada appositamente sistemati per farci stare comodi. Sappiamo che non è questa la vita del deserto ma ci siamo emozioniati ugualmente perché la realtà la si può immaginare. Se si pensa che la zona del Wadi Rum fu abitata già dal Paleolitico e che un tempo era terra di pascolo, è chiaro il processo di desertificazione che nelle migliaia di anni ha eroso e scolpito le sue montagne, così come ha forgiato il carattere dei suoi abitanti. Gente forte e fiera, capace di vivere, ancora oggi, in un ambiente inospitale in cui noi non potremmo resistere più di qualche giorno.
Giordania 655589La Via dei Re: Karak, Madaba, Monte Nebo, Amman. 
Al-Karak è dominata dall'imponente castello crociato. Situata al sommo di una collina a circa 950 metri sopra il livello del mare, è circondata su tre lati da una valle. Da queste alture è possibile ammirare una splendida vista sul Mar Morto. La costruzione del castello crociato ebbe inizio negli anni quaranta del XII secolo per iniziativa di Pagano, vassallo del Re Folco e fu nota col nome diPetra Deserti. Impossibile descriverne tutte le vicissitudini.Mi limito a dire che la visita è estremamente interessante e che ora ospita il Museo archeologico di Al Karak, riaperto al pubblico nel 2004 dopo lavori di rinnovamento.
Giordania 532Madaba, la "città dei mosaici", si trova a circa 35 chilometri a sud-est di Amman ad un'altezza di 730 metri sul livello del mare.
Per la prima volta si parla di Madaba nel quarto libro del vecchio testamento, ma il ritrovamento di un reperto dell'età del ferro porta la datazione dei primi insediamenti di Madaba a molto tempo prima.I bizantini ornarono le 15 chiese con splendidi mosaici, ma nei secoli VII e VIII, a causa di saccheggi e terremoti, la città si spopolò.
Solo nel 1880 un migliaio di famiglie provenienti da Karak la ripopolarono, anche se utilizzarono i resti degli antichi monumenti come materia prima per costruire le proprie abitazioni.
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Siamo saliti poi a Monte Nebo, in arabo (جبل نيبو, Jabal Nībū ). E' una cresta montuosa alta circa 817 metri s.l.m. in quella che è oggi la Giordania occidentale. Dalla sua sommità la vista è di grande respiro e, nelle giornate limpide, permette di godere del panorama sulla Terra Santa , il Giordano ed il Mar Morto. Qui si trovano i resti di una chiesa costruita una prima volta nella seconda metà del IV secolo a memoria del luogo dove si dice morì Mosè. La scultura cruciforme con serpenti di rame intrecciati, sopra il Monte Nebo, è stata creata dall'artista italiano Giovanni Fantoni. Ricorda il Nehushtan, il serpente di rame creato da Mosè:
Poi Mosè salì dalle pianure di Moab sul monte Nebo, in vetta al Pisga, che è di fronte a Gerico. E il SIGNORE gli fece vedere tutto il paese: Galaad fino a Dan,tutto Neftali, il paese di Efraim e di Manasse, tutto il paese di Giuda fino al mare occidentale, la regione meridionale, il bacino del Giordano e la valle di Gerico, città delle palme, fino a Soar. »"Deuteronomio, 34 1-5", ...


Nel tardo pomeriggio siamo giunti ad Amman, la capitale della Giordania. Abitata fin dal 6500 a.C., anch’essa dominata da varie popolazioni, Amman gode di un clima mediterraneo e le stagioni generalmente sono più miti rispetto ad altri luoghi della regione.
Visita ai castelli del deserto. E’ stato questo un viaggio fantastico dove abbiamo visto un altro tipo di deserto chiamato deserto nero, infatti la sabbia ha una colorazione scura. 
Visita ai castelli del VII, sec.
Amra con i suoi affreschi
l'imponente fortezza di Kaharana, 
Arzak dove Lawrence d’Arabia fissò il suo quartier generale.
Jerash (arabo: جرش‎), l'antica Gerasa, è la capitale dell'omonima regione giordana, nel nord del paese, a circa trenta chilometri dalla capitale Amman chi ne vuole sapere di più clicca http://it.wikipedia.org/wiki/Jerash

proseguimento per Ajlun e per il famoso castello arabo di Qalaat al Rabat, noto come Fortezza di Saladino.
Visita al castello di Araq El Amir. Il nome significa "caverna del principe". Costruito nel II sec. a.C., ricostruito da una missione francese, conserva un altorilievo con raffigurato un enorme leone, proprio alla porta nord d'ingresso. Questa porta è da ricordare perché presenta come materiale da costruzione i blocchi più grandi che siano mai stati usati in una costruzione del genere in tutto il Medio Oriente.      

punto zero.....poi si scende
"Betania" è il luogo dove si pensa sia stato battezzato Gesù), rimane a circa sette chilometri dal Mar Morto
Il mar Morto si trova nella depressione più profonda della Terra, a 413 metri sotto il livello del mare. Lungo 76 km e largo 16 ha una superficie di 650 km². L'acqua è troppo salata (300g di sale per litro di acqua) per consentire qualche forma di vita, fatta eccezione per i batteri: da qui il nome mar Morto. Le sue acque erano conosciute fin dai tempi dei Romani per le loro proprietà curative.


Un tempo aveva come immissario il Fiume Giordano, ma oramai da diverso tempo la sorgente del Giordano è secca e non esistono più  neanche emissari di questo mare. E’ perciò un mare destinato a prosciugarsi dato che il suo livello diminuisce di un metro all’anno.
Il nostro viaggio è finito si ritorna in Italia 
Giordania 1228
ma non escludo di ritornarci...... anna