mercoledì 11 luglio 2012

Castelluccio di Norcia "la fiorita" 2012


Domenica 5 luglio 2009
visita a Castelluccio di Norcia. 
Pubblicato su "Andar per Monti", oggi dismesso, per problemi di caricamento foto.

Monti Sibillini, cuore pulsante dell’Appennino Centrale, sistema complesso di montagne, valli e fondali. Creste ventose, pareti rocciose e aspre coronate da pendici boscose e misteriose foreste, fanno nascere forti sentimenti e desiderio di silenzi arcani per immergersi nelle leggende.

La Sibilla, le Fate, leggende ancora palpabili che tengono  sospesi fra mito e realtà.

Percorrere i sentieri dei Monti Sibillini non è solo camminare in montagna, è entrare in contatto con testimonianze antiche, con una cultura  delle passate e delle attuali simbiosi fra uomo e natura.

Il piano grande, è un’esplosione di colori che entrano nel cuore e nell’anima, nessuna parola può trasmettere questo forte sentimento. Una domanda viene spontanea guardando questi monti, queste doline , questi bacini. Piano Grande, Piano Piccolo, Pian Perduto, quando si sono formati? Quando sono emersi? Ebbene sembra che la zona sia rimasta sommersa fino a circa 65 milioni di anni fa. Dai 65 ai 55 milioni di anni fa (Paleocene) ha inizio l’emersione  e perdura a fasi alterne fino al (Pliocene 7 milioni di anni fa).

Così oggi guardiamo questi monti e queste valli venuti da lontano e ci sentiamo un nulla al loro confronto. Il minimo che possiamo fare è passare senza lasciare traccia, infinitamente grati per le forti emozione che ci procurano….



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Oggi 30 giugno 2012 poche cose sono cambiate e le emozioni sono rimaste le stesse!
La lenticchia 
(Lens esculenta)
E' una leguminosa da granella.
foto di Roberto
Da un punto di vista botanico appartiene all'ordine della famiglia delle Papiglionacee
Originaria della Mesopotania, è una delle piante alimentari più antiche che l'uomo abbia mai conosciuto. la sua coltivazione risale infatti ad epoche preistoriche, come testimoniano i ritrovamenti del periodo neolitico fatti in Europa.








Citazioni bibliche e letteratura georgica indicano che la coltura era molto popolare presso gli ebrei, gli egizi, i greci e i romani che la diffusero successivamente nei lori domini. 










La sua coltivazione è praticata nelle aree svantaggiate a clima temperato, semiarido, perchè la resistenza della pianta alla siccità e il ciclo biologico primaverile contribuiscono a ottenere raccolti soddisfacenti, anche se quantitativamente modesti.














La lenticchia viene coltivata anche a: Colfiorito, Annifo, Serravalle, Castelsantangelo sul Nera, Castelluccio. Queste due ultime località producono la qualità più pregiata.


Qui siamo sul "piano grande"


foto di Roberto


Pur essendo fra i legumi più digeribili e leggeri, è tra i legumi più ricchi di amido (46.5g) di proteine (25g), di ferro (5g), di fosforo (347 mg) di calcio (127 mg). Contiene buone percentuali di rame, zolfo e magnesio. Altrettanto interessanti sono i contenuti di aminoacidi essenziali e vitamine.


Sullo sfondo "il Vettore" dove è ben evidente la, così detta, Via delle Fate.




Questa è la lenticchia, come si può vedere, il suo fiore rispetto a tutti gli altri, è abbastanza insignificante, quelli che prevalgono sono: papaveri, fiordalisi, colza















non solo fiori a Castelluccio....
qui, la vita quotidiana, è scandita da gesti antichi, dove fatica, esperienza e costanza si fondono.








anna