La bella chiesa di S. Eufemia alle Graticce detta di Pietrapazza testimoniata fin dal 1595, da Monsignor Peruzzi Vescovo di Sarsina, fa bella mostra di sé, lì, nel suo "nido" fatto di solitudine e di silenzio. Osservarla dall'alto sembra minuscola, ma appena sei ai suoi piedi ed alzi gli occhi per osservare il campanile, si mostra in tutta la sua grandezza e lo stupore emerge da dentro. La facciata severa, senza fronzoli, eppure stupenda ti induce a soffermare lo sguardo ed inevitabilmente affiorano emozioni.
Scendiamo quindi su sentiero (n.221). Il ponticello sul bidente, sempre più malconcio, dimostra molti più anni di quelli che ha in realtà, infatti è stato costruito nel 1897, ma sembra di un'epoca più antica ed anche la storica mulattiera che collegava Pietrapazza a Ridracoli è oramai distrutta.
In breve si giunge a Ca' Rignone,
la natura se la sta riprendendo
a Ca' Abetaccia.
alcune mura ancora resistono sostenute da vitalbe, rovi, sambuchi.
Anche in questa stagione si trova qualche fiorellino
Il suo nome è "Scabiosa"
il famoso "melo" poco prima di Siepe dell'Orso
Giunti al bivio di Siepe dell'Orso ci siamo affacciati per vedere la bella valle dove si trova il Ca' Paretaio"...
e la nebbia che tentava di scavalcare il crinale, ma per fortuna non c'è riuscita, così abbiamo viaggiato tutto il giorno riscaldati da un tiepido sole.
Sarebbe stata mia intenzione chiudere l'anello scendendo da Ca' di Giorgio, Ca' dei Maestri, come avevo fatto l'altra volta, ma ho visto che non è stato segnato e non sapendo come poteva essere messo, abbiamo desistito.
(Ad ogni modo mi sono ripromessa di andare a vedere partendo da Pietrapazza e facendo in salita il sentiero che passa da tutte le case. Come feci anni fa, accompagnata da Giancarlo Gianbianchi che partimmo armati di sega e cesoie per liberare il sentiero.)
Quindi abbiamo proseguito a sinistra, in salita, all'interno di una splendida faggeta che ci ha portati alla strada forestale.
A questo punto, dato che avevamo perso un po di tempo, abbiamo pensato di non salire per il n. 207 che ci avrebbe portati a poggio delle Bertesca poi, al passo della Bertesca, dove a sx avremmo trovato il n 205; bensì siamo andati a sx seguendo la strada forestale.
Abbiamo poi trovato il sentiero n. 205 che proveniva da sx, quello che dovevamo prendere per scendere a Pietrapazza. Ma abbiamo proseguito ancora per circa 100 metri per andare a consumare il nostro panino vicino alla Fonte delle Cavalle. Acqua freschissima! Dirò di più gelata.
Siamo poi ritornati sui nostri passi e siamo scesi a dx sul n. 205 che conduce a Pietrapazza, passando dall'Eremo Nuovo.
verso Eremo Nuovo
Una finestra all'Eremo Nuovo
oggi abbiamo trovato anche una bella cascatella.
denominata da Adriano il "cuore della foresta
e questi i "guardiani della rivoluzione"
Anche senza molti colori la foresta può donarci emozioni.
Qui non si sa dove appoggiare gli occhi. La trovo magica!
Elleboro o (Rosa di Natale) pianta velenosa
Ca' Cialdella
Fantastico crinalino "pelato", in arenaria
Maestà del Raggio
Elleboro o (Rosa di Natale) pianta velenosa
Ca' Cialdella
Fantastico crinalino "pelato", in arenaria
Maestà del Raggio