Torre Bonini, unico elemento superstite di Castrum Vechii Tedalasie,
posto a presidio di una importante via di crinale, utilizzata in epoca bassomedievale come strada romea per raggiungere i valici appenninici tra Romagna e Toscana.
Per raggiungere il punto di partenza: giunti a S. Sofia, si attraversa il ponte sul Bidente e si prende la prima strada a sinistra. Si giunge ad una piazzetta, la si attraversa dirigendosi verso la piccola chiesa e si prende la stretta stradina che prosegue in leggera discesa.
Poco dopo si arriva ad un bivio (vedi foto). Qui si parcheggia l'auto. Si va a destra.
La tortuosa stradina si innalza lentamente.
Alle spalle, adagiato a fondo valle, fa bella mostra di sé il paese di Santa Sofia,bagnato dal Fiume Bidente.
Poco più avanti si incontra: Ca' Ritorto di sotto e Ca' Ritorto di Sopra. Luoghi in cui, durante l'ultima guerra, furono trucidate diverse persone. A ricordo, una lapide ed una bacheca.
La giornata andava schiarendosi, le classiche nubi bianche su di un cielo azzurrissimo attiravano il nostro sguardo.
Panorami splendidi si aprono al diradare del bosco.
Un attimo di indecisione, ma niente paura, giunti a questo bivio, si prende il sentiero che sale a destra.
Ancora un buon tratto poi appare la torre in tutta la sua imponenza.
si segue la strada che aggira il monte, sulla sinistra e, giunti alla sella si risale, a destra il promontorio. Non c'è un sentiero segnato e neanche una traccia ben evidente bisogna orientarsi mantenendosi al centro della dorsale proseguendo a "lume di naso".
Salendo, da questo versante, la torre appare solo quando si è giunti ai suoi piedi.
Ridiscesi, si prosegue diritto inoltrandosi dentro al bosco,
Salendo, da questo versante, la torre appare solo quando si è giunti ai suoi piedi.
Ridiscesi, si prosegue diritto inoltrandosi dentro al bosco,
In un luogo così lontano da tutto,
è veramente piacevole trovare questi altarini in perfetto ordine.
Anche la seconda struttura è ben curata.
E, alcuni particolari, come questa lanterna, fanno pensare a proprietari degni di rispetto e ammirazione.
Il sentiero lo si trova aggirando le case sulla sinistra. Si segue poi il sentiero che scende a destra. Un buon tratto e si giunge a Garale, due case, ora diroccate purtroppo.
Si prosegue ancora in discesa e si giunge alla stradina asfaltata in corrispondenza di Cà di Tonino. Si va a sinistra. Un buon tratto e si giunge al bivio dove si è parcheggiato l'auto.
Dislivello: m. 600
Ore: 4,30 + le soste - nessuna difficoltà anna
Brava Anna per la passeggiata fino alla Torre Bonini, io l'ho vista a ottobre 2013 con una escursione a dire la verità piuttosto "lunghina", che però la torre non era la mia meta, ma parte dell' itinerario che faceva il periplo della valle del Rio Suasia. Ti dò il link del mio giro visitabile sulla mia pagina http://escursionismo360.blogspot.it/2013/11/nella-valle-del-rio-suasia-e-ee.html
RispondiEliminaChristian di Escursionismo a 360°
Grazie Cristian! Ho visitato il tuo sito, interessante davvero! ora lo visiterò di frequente!
RispondiEliminaBellissimi i paesi fantasma. Io sono stato a Rocchettine, provincia di Rieti: bellissimo.
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