lunedì 30 dicembre 2013

I regali della natura


In una fredda mattina, lungo la strada SS310 che collega S. Sofia con il 
Passo della Calla 
Passo situato a 1296 m s.l.m.. Il più alto valico stradale dell'appennino 
tosco-romagnolo.











Ho ritenuto inutile commentare le foto, parlano da sole! 
E, le sensazioni che trasmettono, sono strettamente personali!
                                                                                                                                                         anna

venerdì 13 dicembre 2013

Visita a Torre Bonini

Torre Bonini, unico elemento superstite di Castrum Vechii Tedalasie, posto a presidio di una importante via di crinale, utilizzata in epoca bassomedievale come strada romea per raggiungere i valici appenninici tra Romagna e Toscana.










Per raggiungere il punto di partenza: giunti a S. Sofia, si attraversa il ponte sul Bidente e si prende la prima strada a sinistra. Si giunge ad una piazzetta, la si attraversa dirigendosi verso la piccola chiesa e si prende la stretta stradina che prosegue in leggera discesa.

Poco dopo si arriva ad un bivio (vedi foto). Qui si parcheggia l'auto. Si va a destra.









La tortuosa stradina si innalza lentamente. 


Alle spalle, adagiato a fondo valle, fa bella mostra di sé  il paese di Santa Sofia,bagnato dal Fiume Bidente.









Poco più avanti si incontra: Ca' Ritorto di sotto e Ca' Ritorto di Sopra. Luoghi in cui, durante l'ultima guerra, furono trucidate diverse persone. A ricordo, una lapide ed una bacheca.


La giornata andava schiarendosi, le classiche nubi bianche su di un cielo azzurrissimo attiravano il nostro sguardo.










Panorami splendidi si aprono al diradare del bosco.













Un attimo di indecisione, ma niente paura, giunti a questo bivio, si prende il sentiero che sale a destra.




Ancora un buon tratto poi appare la torre in tutta la sua imponenza.







si segue la strada che aggira il monte, sulla sinistra e, giunti alla sella si risale, a destra il promontorio. Non c'è un sentiero segnato e neanche una traccia ben evidente bisogna orientarsi mantenendosi al centro della dorsale proseguendo a "lume di naso". 
Salendo, da questo versante, la torre appare solo quando si è giunti ai suoi piedi.





Ridiscesi, si prosegue diritto inoltrandosi dentro al bosco,

poco dopo si giunge a Ca' Poggio Galmino, due interessanti strutture, recuperate con perizia.






In una delle quali hanno ricavato questa bella nicchia! 

In un luogo così lontano da tutto, 
è veramente piacevole trovare questi altarini in perfetto ordine.
Anche la seconda struttura è ben curata. 



E,  alcuni particolari, come questa lanterna, fanno pensare a proprietari degni di rispetto e ammirazione.


  
Il sentiero lo si trova aggirando le case sulla sinistra. Si segue poi il sentiero che scende a destra. Un buon tratto e si giunge a Garale, due case, ora diroccate purtroppo. 















Si prosegue ancora in discesa e si giunge alla stradina asfaltata in corrispondenza di Cà di Tonino. Si va a sinistra. Un buon tratto e si giunge al bivio dove si è parcheggiato l'auto.

Dislivello: m. 600

Ore: 4,30 + le soste - nessuna difficoltà                             anna