Si sa che l'alto Bidente fu luogo di incontro di culture Umbre, Celtiche ed Etrusche ed anche che la valle di pietrapazza a ridosso del Valico dei Mandrioli certamente era una delle porte di accesso per il centro ed il Nord Italia.
A Pietrapazza si trova la Chiesa dedicata a S. Eufemia alle Graticce detta di "Pietrapazza". Essa si trova nel comune di Bagno di Romagna ad una altitudine di 616 m, circondata da alte pareti di marna e arenaria; da queste rocce forse deriva il suo toponimo. Nonostante il luogo usolato e, certamente non comodo da raggiungere, un tempo non molto lantano questa era una valle con un notevole numero di case sparse, la cui popolazione si è mantenuta fino agli inizi del 1900 ed alcune di esse, sono state abitate fino agli anni '60.
Il Percorso
A Pietrapazza si trova la Chiesa dedicata a S. Eufemia alle Graticce detta di "Pietrapazza". Essa si trova nel comune di Bagno di Romagna ad una altitudine di 616 m, circondata da alte pareti di marna e arenaria; da queste rocce forse deriva il suo toponimo. Nonostante il luogo usolato e, certamente non comodo da raggiungere, un tempo non molto lantano questa era una valle con un notevole numero di case sparse, la cui popolazione si è mantenuta fino agli inizi del 1900 ed alcune di esse, sono state abitate fino agli anni '60.
Il Percorso
Con alle spalle la storica chiesa di Pietrapazza (m.616) si prosegue su stradina, si oltrepasa
Ponticello sul Rio d'Olmo e si segue il sentiero segnato CAI n. 205 che porta all'Eremo Nuovo. Si calpesta l'antica mulattiera di cui sono rimasti dei tratti ben conservati. Al primo bivio si trascurano le indicazioni per l'Eremo nuovo per seguire quelle per Monte Carpano. Si prosegue su traccia in salita con alcune belle aperture verso Ca' Siepe dell'Orso.
Alla Maesta della Casaccia ci guardiamo attorno per cercare la casa, ma troviamo solo un mucchio di sassi ricoperti di rovi.
Poco dopo si giunge alla strada che proviene da Pietrapazza, si va a destra ed, in breve si giunge a Ca' Rio D'Olmo. Questa casa è stata abbandonata nei primi anni del secolo ed ora è ridotta a rudere.
Si prosegue su sterrata. Alcuni tornanti conducono in breve al passo di Monte Carpano (m.1012). Questo luogo è arricchito da un pilastro posto da Val di Bagno Trek e c'è incisa una frase che recita così "Da qui messere, si domina la valle ciò che si vede è! Ma se l'imago è scarna scendiamo a rimirarla da più in basso" . Si prosegue salendo alle spalle del Cippo su sentiero n. 201 per Monte Carpano. Lungo la salita si trova un cartello con la scritta, Osteria di Monte Carpano, ma dell'Osteria non rimane traccia.
Inalzandoci si giunge ad un belvedere. All'orizzonte si possono ammirare Monte Fumaiolo e Monte Comero. Ora si scende alla sterrata che è da seguire a sinistra fino a
Colla dei Ripiani. Non ci sono tabelle. Si riconosce il luogo tenendo presente che: si giunge ad uno slargo dove si trova una panchina, la strada curva leggermente a destra e difronte si innalza Monte Castelluccio. Occhio quindi al piccolo "omino impilato" posto sulla sinstra alla fine dello slargo ed ad una freccia disegnata su di un sasso che invita ad andare a sinistra. Solo da questo punto si vedono i segnavia, in basso, posti su di un tronco di un albero. Da ora in poi il percorso si sviluppa tutto in discesa.
Poco dopo si giunge ad un bivio con freccia che indica, a destra, Ca' Ripiani o Ripiano (m. 880). Gli ultimi abitanti se ne sono andati il 13/04/55. Dopo la visita si ritorna sui propri passi e, subito dopo avere superato la piccola freccia si svolta decisamente a destra.
Una ripida discesa su lastre di arenaria, prudenza in caso di presenza di ghiaccio, conduce ad uno stradello e, di seguito,
Ca' Lastricheto (m. 734). Questa casa è stata abbandonata nell'immediato dopoguerra. Si prosegue ed in breve si giunge a
Ca' Lastricheto (m. 734). Questa casa è stata abbandonata nell'immediato dopoguerra. Si prosegue ed in breve si giunge a
L'ultima casa che tocchiamo è Felcitino (m. 592), anch'essa, sebbene non sia lontanissima dalla strada sterrata è stata abbandonata negli anni '40.
Ora si scende alla sterrata.
Poco prima, se per caso è caduta abbondande acqua, oppure se c'è neve che si scioglie si può godere della vista di una bella e rumorosa cascata che precipita sulle rocce del Fosso del Lastricheto. Giunti alla sterrata si va a sinistra ed in breve si giunge alla chiesa di Pietrapazza.
Ore 3,45 + le soste
Dislivello m. 423
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