Partiamo dal piccolo Lago Cavone, lago artificiale nato dove un tempo il Rio Piano suo emissario, formava una piccola palude (ore 00 - m. 1415). Adiacente c'è l'omonimo Rifugio Cavone che svolge solo servizio di bar ristorante. Ci incamminiamo su sentiero n. 337 che per un breve tratto viaggia in comune con il 335 e che sale ripido e a zig zag all'interno di un magnifico bosco.
Superati alcuni ponticelli, costruiti con grossi tronchi che lasciano facilmente oltrepassare il torrente, giungiamo ad un'ampia conca, culla del Rio Piano
(ore 0,20 - m. 1563).
Superati alcuni ponticelli, costruiti con grossi tronchi che lasciano facilmente oltrepassare il torrente, giungiamo ad un'ampia conca, culla del Rio Piano
(ore 0,20 - m. 1563).
La croce del Corno alle Scale svetta davanti a noi. Andiamo a sinistra seguendo le indicazioni: "Corno alle Scale per i Balzi dell'Ora, sentiero alpinistico EE". Dopo un tratto su traccia che spesso scompare sotto l'alta "erba cervina", giungiamo al Passo del Vallone (ore 1.20 - m. 1700).
Proseguiamo a destra per i Balzi dell'ora:
Un'esile cresta impervia ed aspra con alcuni punti esposti, non adatta a che soffre di vertigini, ma decisamente spettacolare.
Si sale... in alcuni punti occorre massima prudenza!
Alcuni scalini, scavati nelle roccia, aiutano a superare l'ultimo tratto.
Salita impegnativa, ma il panorama ci ripaga ampiamente della fatica ( ore 2.00 - m. 1914)
Parlando dei monti più conosciuti ed individuabili nelle foto, ad ovest vediamo il Monte Cupolino e lo Spigolino.
In secondo piano: Libro Aperto, Rondinaio, Monte Giovo ecc.. percorsi dal sentiero "00"
Verso sud, il più vicino è Monte Gennaio da dove proviene il sentiero "00" che scende al passo del Cancellino e, con una ripida salita, giunge al
Passo dello Strofinatoio, dove ci troviamo ora.
Ad est ci siamo lasciati alle spalle: il Monte la Nuda, Monte Grande, Monte Pizzo.
Proseguiamo su crinale e saliamo al Cupolino (ore -2.50 - m. 1852)
Sotto di noi, ampia e spettacolare vista sul piccolo Lago Scaffaiolo ed il Rifugio Duca degli Abruzzi: l'emozione è grande!.
Scendiamo al Rifugio, giusto per un saluto (m. 1785).
Poi, proseguiamo sullo "00" lambendo il lago e transitando davanti al piccolo Rifugio "Maurizio Musiani". Non capita spesso di avere delle giornate splendide come quella odierna, come si vede, la gente ne ha approfittato.
Sempre seguendo lo "00" scendiamo a Passo della Calanca (m. 1732) dalla quale proseguiamo diritti. Ora con alcuni saliscendi ed infine con una ripida salita giungiamo a Monte Spigolino (Ore 3.50 - m. 1827)
Ora abbandoniamo lo "00" per scendere, a destra su esile cresta, su sentiero n. 411. I vaccinieti, in questo periodo ed in questo angolo di paradiso, donano una tavolozza di colori che non si possono descrivere.
In silenzio i nostri occhi si appoggiano un po qua, un po la', cercando di memorizzare questa meraviglia della natura.
Al passo del Lupo andiamo a destra seguendo il sentiero n. 401 e, di seguito, il n. 333 che ci porta vicino alla Baita del Sole (ore 4.20) e prosegue per le Cascate del Dardagna.
Giungiamo alle Cascate (ore 4.30 - m 1263)
Anche se non sono nel loro massimo splendore sono comunque spettacolari!!!
Per il ritorno al Lago Cavone, dove abbiamo lasciato l'auto ripercorriamo a ritroso un breve tratto dell'andata, poi deviamo a sinistra, su sentiero n. 337, che ci porta direttamente al lago (ore 5.50 - m. 1415)
Tempo di percorrenza ore 5.50 + le soste
Dislivello: essendo un percorso che viaggia per buona parte sul crinale spartiacque, caratterizzato da vari saliscendi, il dislivello in salita è di circa m. 1.000.