domenica 11 novembre 2012

Pejo - Val di Sole



Val di sole. "Sole" parola magica che fa pensare al calore ,alla luce, alla vita.

Val di Sole quindi, un terzo del suo territorio consacrato a parco: l'intero settore nord della valle fa parte del parco Nazionale dello Stelvio, mentre a sud fa parte del Parco Nazionale dell'Adamello Brenta. Circondata da quattro importanti gruppi di monti: il gruppo del Brenta: fiancheggia a sud-est la Val di Sole da Montizzolo a Dimaro e poi lungo la valletta di Meledrio fino al passo di Campo Carlo Magno. 

Il gruppo del Brenta è composto da calcari e dolomie di età noricoretica (triassico).Il gruppo Adamello-Presanella: fiancheggia la Val di Sole a sud, da Dimaro al Tonale. Fino a qualche anno fa queste montagne erano ricche di ghiacciai e numerosi laghetti, ora molti di quei ghiacciai non esistono più ed anche alcuni laghetti saranno destinati a sparire.

Gruppo Cevedale: circonda a nord la Val di Sole contornando pure la Val di Peio e il fianco occidentale  della Val di Rabbi. Anch'esso con numerosi ghiacciai e vari laghetti di origine glaciale. La catena delle Maddalene: fiancheggia la parte nor-est della Val di Rabbi, da Malè a Piazzola e la parte nord-est della Val di Sole da Montizzolo a Malè.

Ma  non di soli ghiacciai e monti è fatta la Val Di Sole. Ovunque si volga lo sguardo si possono vedere le antiche abitazioni costruite, per la maggioranza, in legno. I "masi", la cosidetta architettura senza architetti, sono un po dovunque nella valle a testimonianza di un'arte e una cultura che pian piano si sta perdendo.

A Pejo, fiore nell'occhiello di tutta la valle, ci sono le famose terme "Antica Fonte di Pejo" che già nell'anno 1549 venivano menzionate col nome "Bagni di Pejo. Infine, ma non ultime come importanza, le Malghe Alte, dove vengono condotte le mucche per il periodo estivo. Un  habitat per loro decisamente favorevole, all'aria aperta ed a pascolo libero per una buone produzione di latte e formaggi.




Questo e molto di più è la Val di sole. Basta pensare ai suoi incantevoli laghi che appaiono fra una lussureggiante vegetazione, come il Lago di Pian Palù, situato ad un'altezza di 1700 metri, è un bacino artificiale in cui confluiscono le acque del Torrente Noce che nasce dalle nevi del Corno dei Tre Signori. E' un grande specchio d'acqua azzurro e trasparente che incanta. Per raggiungerlo, da Pejo paese si prosegue per la strada asfaltata fino a giungere al Rifugio Fontanino qui termina la strada e si trova la storica Fonte di Celentino. Da questo un ripido sentiero selciato si inerpica fino all'invaso del lago e la vista è davvero spettacolare.








Ma a me preme parlare anche di un piccolissimo lago, Lago Covel a 1839 metri; fino ad una quindicina di anni fa era famoso per le sue acque rosse dovute ad una particolare alga. Per raggiungerlo, da Pejo paese si può salire, in auto, a (Pejo Alto). Di qui parte il sentiero n. 125  che transita dalla Malga Covel, da cui una deviazione, a destra, porta al piccolo lago pensile. Un vero paradiso! Chi ha ancora voglia di camminare può proseguire su sentiero n. 127 che sale al Ristorante Lo Scoiattolo, 2000 m. dal quale, su sentiero ed anche strada, n. 105, si ritorna a Pejo Paese.





Ed ancora; Pejo è il punto di partenza per numerose escursioni, la più famosa è la salita al Rifugio Vioz 3535 m..

Per questa escursione è indispensabile avere un buon allenamento, non tanto per la lunghezza del percorso bensì per l'altitudine. E' una salita costante su buon sentiero tenuto ben curato; i punti esposti sono pochi ed anche quelli sono facilmente superabili. Il tempo medio di percorso, fatto con tranquillità, sono circa tre ore. Da Pejo Fonti, m. 1584,  si prende la seggiovia che porta al Ristorante lo Scoiattolo m. 2000. Di qui inizia il sentiero n. 105 che porta sul Vioz. 



Poi, chi vuole fare ancora due passi, in circa dieci minuti si arriva sulla cima del Monte Vioz 3645.








Salita fatta 4 volte in vari periodi e lo spettacolo è sempre stato magico. 







E' davvero una bella esperienza, soprattutto per gli scenari spettacolari una volta giunti in cima 
(nubi basse permettendo naturalmente).


Vi parlerò, poi, di altri bellissimi sentieri, con partenza sempre da Pejo, che, a mio parere, meritano di essere percorsi almeno una volta.
anna